26 Settembre 2016 - Sperimentazione nell’ambito della sicurezza degli impianti nucleari

 

Nel Marzo del 2011, nella centrale nucleare di Fukushima (Giappone), lo Tsunami provocato da un terremoto del 9 grado della scala Richter mise fuori servizio gran parte dei sistemi di raffreddamento di emergenza della centrale, basati sul ricircolo di acqua mediante pompe a motore elettrico. Da allora le ricerche sui sistemi di raffreddamento “passivi”, funzionanti senza necessità di energia dall’esterno, hanno avuto un ulteriore impulso rispetto alle numerose ricerche già avviate negli anni ’90, che hanno portato ad implementare tali sistemi in alcuni dei reattori attualmente in costruzione (ad es.: AP1000, ESBWR).

 

ENEA, nell’ambito dell’accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo Economico per la Ricerca di Sistema Elettrico (RSE), ha commissionato a SIET l’effettuazione di prove finalizzate alla sperimentazione di un sistema di raffreddamento “passivo” per reattori nucleari di terza generazione avanzata. Tale sistema sfrutta la circolazione naturale per gravità per rimuovere la potenza termica di decadimento di un reattore nucleare arrestato per motivi di emergenza.

 

La sperimentazione, interamente svolta presso i laboratori della SIET a Piacenza, è stata ultimata con successo nel corrente mese di settembre con risultati promettenti anche in vista dello sviluppo dei reattori di quarta generazione, il cui funzionamento per scopi commerciali è previsto tra 30 - 40 anni.

 

L’attività di ricerca ha visto coinvolti i ricercatori della SIET, dell’ENEA di Bologna (Divisione Sicurezza e Sostenibilità del Nucleare) e del Politecnico di Milano (Dipartimento di Energia).

 

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Tubi a baionetta in preparazione
Tubi a baionetta in preparazione
Impianto prova
Impianto prova
Strumentazione di misura
Strumentazione di misura